A PROPOSITO DELLA RENDICONTAZIONE DEL “BONUS” SULLA FORMAZIONE DEI DOCENTI

Al Dott. Jacopo Greco
MIUR – Direzione Generale delle risorse umane e finanziarie

Alle Organizzazioni Sindacali della Scuola CGIL-CISL-UIL-SNALS-GILDA

 

Oggetto: Rendicontazione delle spese relative al “bonus”  per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo

 

In questi giorni, al termine delle lezioni, piovono sulle segreterie delle Scuole migliaia di scon­trini relativi al cd bonus di cui all’oggetto. Ripercorriamo questa ennesima storia di ordinaria burocrazia, al momento ancora a carico esclusivo delle Scuole: la Legge n.107/2015 prima e il DCPM del 23/9/2015 poi hanno disposto e disciplinato l’assegnazione della cd “carta elet-tronica” per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo (art.1). Per l’anno scolastico 2015/2016 il DCPM ha disposto norme transitorie (art.8) tra cui l’erogazione, entro il mese di ottobre 2015, della somma di 500 euro direttamente nello stipendio di ciascun docente. Nello stesso articolo si stabilisce che i destinatari della risorsa sono tenuti a trasmet­tere alla scuola di appartenenza, entro il 31 agosto 2016, la rendicontazione comprovante l’ef­fettivo utilizzo della somma per le finalità indicate. Si precisa, inoltre, che nel caso la documentazione risulti non conforme, incompleta, presentata oltre il termine o non presentata, la somma sarà recuperata con l’erogazione riferita all’anno scolastico 2016/2017 (comma 4, art.8). Infine i rendiconti saranno messi a disposizione dei Revisori dei conti per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile (comma 5, art.8).

Con successiva nota (prot.n.15219 del 15/10/2015), il MIUR, Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie, ribadisce al punto 5: “Modalità di rendicontazione”, quanto già sopra ci­tato, riservandosi di dettagliare ulteriori informazioni relative all’attività di rendicontazione delle spese sostenute. Tale asserzione deriva necessariamente dall’articolato del DCPM in oggetto, laddove l’articolo 7, al comma 1, recita che con successivo decreto il Ministro del MIUR di concerto con quello del MEF devono indicare le modalità di rendicontazione sostenute dal singolo docente. A tutt’oggi non c’è alcuna indicazione sulle modalità di rendicontazione.

Intanto si scaricano, ancora una volta e in maniera disordinata e caotica, sulle Segreterie scolastiche lavori e incombenze in un anno segnato da un aumento del lavoro dovuto soprattutto ai numerosi e  gravosi  adempimenti amministrativi richiesti dall’applicazione della Legge n.107/2015. Inoltre, come è noto, per effetti della Legge di stabilità 2015, non si è potuto procedere ad alcuna sostituzione degli Assistenti amministrativi, anche per assenze molto lunghe e molte segreterie non riescono neanche ad organizzare compiutamente i turni per le ferie. Questa ennesima attività burocratica inoltre, si colloca alla fine dell’anno scolastico quando sono in preparazione gli esami e la gestione delle iscrizioni per l’anno scolastico suc-cessivo, l’esame del Conto consuntivo,la rendicontazione dei PON, il PTT  ecc. ecc.

Le Segreterie sembrano chiamate a verificare la rendicontazione di un compenso individuale, liquidato direttamente sullo stipendio del docente senza alcuna mediazione o coinvolgimento della Scuola nell’erogazione. Non si comprende, quindi, perché le Segreterie debbano essere chiamate a svolgere un lavoro “improprio”, visto il rapporto diretto MIUR/singolo docente stabilito per l’assegnazione del “bonus” formazione; è come se la Scuola fosse chiamata a verificare il cedolino dello stipendio liquidato dal MEF o se sia corretta la corresponsione dell’altro “bonus” di 80 euro a una parte dei dipendenti.

Volendo  comunque applicare l’art.8 (comma 4 e 5) del DPCM , nella disposi­zione transitoria di consegnare agli Uffici delle scuole  la rendicontazione comprovante l’effettivo utilizzo della somma, non si evidenziano gli obblighi e le responsabilità della Segreteria rice­vente, ovvero:

  1. L’ufficio deve “prendere atto” della avvenuta consegna della rendicontazione e si limita ad apporre un protocollo d’arrivo ?
  2. La rendicontazione è in formato libero oppure deve seguire un modello predefinito ?
  3. Oltre alla lista delle spese effettuate (rendiconto), la Segreteria è tenuta anche a ritirare la documentazione fiscale a sostegno dell’autocertificazione e questa deve essere presentata in busta chiusa oppure l’Ufficio ricevente deve effettuare un riscontro dell’esistenza delle prove fiscali dichiarate ?
  4. L’onere della conservazione dei documenti fiscali è a carico del beneficiario del “bonus” op­pure è in capo all’Ufficio ricevente?

Qualunque sia l’iter resta una ennesima molestia burocratica a carico delle segreterie scolastiche.

Chiediamo, pertanto, che la rendicontazione del bonus per l’anno scolastico 2015/2016 avven-ga con autodichiarazione,  attra­verso la piattaforma POLIS del MIUR, già utilizzata per tutte le istanze del personale della scuola (con­corsi, mobilità, graduatorie, etc.) e che le ricevute siano trattenute a cura di ogni singolo do­cente ( come già avviene per le spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi) , per le necessarie e opportune verifiche. Non è possibile, né giusto, né sostenibile che le segreterie delle scuole, già gravate dai nuovi e complessi procedimenti della gestione della Legge n.107/2015 sull’organico, sulla mobilità, sui PON, sugli  adempimenti della trasparenza, sulla scuola digitale, ecc. siano ulteriormente caricate da im­proprie richieste di gestione e controllo di centinaia di scontrini fiscali, biglietti di cinema e tea­tro compresi.

Confidiamo  in una comprensione e rispetto del lavoro amministrativo delle scuole .

Roma, 10 giugno 2016

 

 Firmato
LA PRESIDENTE
Maria Rosaria Tomassi


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