IL PERSONALE ATA , GLI INVISIBILI DELLA SCUOLA PUBBLICA .
Pubblichiamo il testo predisposto dalla FLCGIL in merito alle novità del contratto scuola 2016/2018 per il Personale ATA. I commenti e i toni entusiasti e positivi non sono in alcun modo condivisibili . Anzi, riteniamo che sugli ATA e sui DSGA si sia fatto poco e male . La pubblicazione ha il solo obiettivo di portare a conoscenza dei colleghi quali sono in analitico,le norme contrattuali introdotte per il personale ATA , a parte le tabelle degli aumenti economici che sono inaccettabili, per i DSGA in particolare . Riteniamo che non ci sia considerazione alcuna del lavoro gravoso e importante che soprattutto le segreterie scolastiche hanno fatto in questi ultimi anni e continuano a fare ogni giorno , nella gestione di tutte le innovazioni che si sono riversate nella scuola , a partire dalle procedure rocambolesche e insensate introdotte dalla legge 107 nelle fasi di reclutamento dei docenti , per arrivare alla scuola digitale , alla gestione concitata dei continui e infiniti PON , alle convenzioni e rendicontazioni capziose dell’Alternanza Scuola lavoro . Tutto lavoro disconosciuto a cui si aggiunge che tutta la complessa gestione quotidiana delle disabilità degli studenti continua ad essere scaricata sui collaboratori scolastici , non formati per assolvere a queste funzioni che andrebbero affidate a profili professionali specifici . Non basta chiamare ipocritamente la scuola “ comunità educante” o inserire qualche ATA nei GLH per risolvere il fatto che assistenza di base e assistenza specialistica sono aspetti di una funzione unica che non può essere affidata ai collaboratori scolastici in servizio per l’assistenza, la vigilanza e l’accoglienza di tutti gli studenti , non solo di quelli diversamente abili. Per questo servizio che qualifica la scuola italiana, va introdotto un organico a parte di figure specifiche .
Gli ATA sono gli INVISIBILI che mandano avanti la scuola, dall’organizzazione dei servizi all’ organizzazione della didattica. Tagliati fuori dai bonus della legge 107 , tutti dati ai soli docenti , avevano solo il contratto nazionale come risposta e riconoscimento del proprio lavoro . Non servono solo per portare voti alle RSU. I DSGA sono la figura apicale di questo personale che ha assunto sempre maggiori responsabilità e sempre maggior lavoro , senza una identità riconosciuta adeguatamente. Questo contratto è penoso e non solo per gli aumenti economici che sono comunque, non ripartiti equamente secondo il lavoro svolto e le responsabilità assunte . Con quale coraggio le organizzazioni sindacali della scuola lo firmano e lo presentano come grande risultato ( solo perché sbloccato dopo 9 anni di gravi responsabilità politiche e alla fine, di corsa, prima delle elezioni). Si poteva fare di più e meglio per il personale ATA , anche in queste circostanze difficili . Aspettiamo la commissione di cui all’articolo 34 sul personale ATA cui è stato rinviato tutto e li’ proveremo a far valere le nostre ragioni . Sempre che si faccia .
LA PRESIDENTE DELL’ADIS
Rosy Tomassi
DSGA, assistenti amministrativi e tecnici, collaboratori scolastici nella “Comunità educante”, un punto importante di qualificazione per il loro lavoro
Principali novità per gli ATA e per la scuola
Il personale ATA organicamente parte della Scuola “Comunità educante”.
Salario: salvaguardato il bonus fiscale e non meno di altri 80 euro aggiuntivi per tutti.
Le relazioni sindacali. Si torna a contrattare su orario, salario, organizzazione del lavoro.
- le diverse forme di flessibilità oraria nell’organizzazione del lavoro (turnazioni, anticipo e posticipo orario, orario su 5 giorni, intensificazione delle prestazioni, etc…);
- le ricadute sul lavoro derivanti dall’uso delle nuove tecnologie e, dunque, della digitalizzazione;
- le modalità d’impiego della comunicazione via web anche fuori orario, cioè il diritto alla disconnessione, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
I permessi e le assenze. I miglioramenti per il personale ATA.
- i permessi retribuiti per motivi personali e familiari possono essere usufruiti ora anche in modalità oraria, nella misura di 18 ore l’anno (3 giorni) – articolo 31 CCNL 2016/2018;
- in alternativa ai commi 6 e 7 (soppressi) dell’articolo 15, permessi, anche usufruibili ad ore, previsti da specifiche disposizioni di legge (quali ad esempio i 3 giorni della legge 104/92; i permessi per donatori di sangue; i permessi e congedi legge 53/2000 – 3 giorni l’anno per gravi motivi – che sono aggiuntivi a quelli per motivi personali e familiari, etc…) e fermo restando quanto previsto per lutto – articolo 32 CCNL 2016/2018;
- permessi aggiuntivi per l’espletamento di visite specialistiche o terapie o esami diagnostici computabili nella malattia, fruibili sia su base giornaliera che a ore, per un toltale di 18 ore l’anno. Se fruiti a ore non sono soggetti alle ritenute sul salario accessorio fisso previste per la malattia – articolo 33 CCNL 2016/2018;
- restano, inoltre, sempre le assenze in caso di prestazioni per visite, prestazioni specialistiche o esami per i quali si può usufruire della malattia.
La partecipazione al PTOF e altre disposizioni speciali per gli ATA.
Le sequenze contrattuali per la revisione dei profili e per la valorizzazione professionale.
Riprendere un percorso di democrazia.